sabato 19 maggio 2012

Incursione nelle incursioni musicali


La tecnologia è una cosa meravigliosa. Nonostante siano dispersi in svariate località europee, a  pochi mesi dall’uscita del loro primo album (gratuitamente scaricabile qui), Fede e Giorgio hanno risposto a qualche domanda per Nefelomanzia.
Spero che per questa giusta causa mi verrà perdonata una piccola incursione delle incursioni musicali :)


 Storia di un nome

Dare il nome a un disco è sempre stato il mio sogno.
Dev’essere per la mia mania di trovare una definizione a tutto. In ogni caso, per una volta, è bello poter raccontare di come il sogno si sia fatto realtà.

È una sera di gennaio, all’inizio del 2011.
Incontro mio cugino Fede sui Navigli. Tra resoconti di vita e propositi per l’anno nuovo, Fede mi racconta che sta lavorando con il suo amico Giorgio a un disco nuovo: le idee sono tante e buone, e stanno prendendo la forma di un vero e proprio concept album. La cosa mi entusiasma, faccio altre domande.

“Sembra una fiaba – gli dico – perché comincia in modo cupo, ma finisce bene.”
“Già, una fiaba. Perché non ci scrivi su una fiaba?” Mi chiede.
E perché no, rispondo io, come sempre.

Davanti alla nostra birra, pensiamo ai personaggi, al perché al percome, e soprattutto (fa anche rima) al nome: Lo scorpione e la libellula.

Poi le cose ovviamente si sono fatte lunghe: dopo la fiaba, ci sono state le illustrazioni bellissime di Davide, le registrazioni, le collaborazioni (il piano di Un bel giorno, per esempio, è di Francesco, fratello di Fede) l’eterna fase del mixaggio… Ma alla fine, da qualche mese, il disco è pronto, gratuito, e secondo me davvero meritevole.

Non fatevi ingannare dalle battute velocissime e dalle rime: queste poche tracce costruiscono un percorso serio, pieno di spunti profondi.
A dir la verità, tutt’altro che una fiaba.

GIULIA: Ascoltando l'album, l'impressione è quella di seguire un percorso. Qual è il filo rosso di questo percorso? Detto altrimenti, quali sono i temi forti del disco, e come si sviluppano?

OLL: Il primo pezzo post-prologo è “HuLiHuTu”, parafrasi modesta di una confusione snervante. Il viaggio che porta all'ultimo brano pre-epilogo si svolge di notte e sfocia nella placidità dell'alba di un bella giornata. Il giorno in cui vorremo fare un disco così sarà un bel giorno.

GIULIA: Qual è la vostra traccia preferita? Come e quando è nata?

OLL: Beh, sicuramente “Un Cantastorie (analisi transazionale)”. È l'unico brano in cui non rifaremmo nulla e per cui non soffriamo di rimorsi da post-prestazione. “Un Cantastorie (acquisto del caleidoscopio)” ha preso vita a bordo dell' ATM linea 324, “Un Cantastorie (credito insufficiente)” in studio da Giorgio. L'intermezzo “Un Cantastorie (analisi transazionale)” si è creata da sé... mentre ci rendevamo conto che non ci sarebbero bastati soldi per acquistare un caleidoscopio.



Nessun commento:

Posta un commento