giovedì 8 marzo 2012

Incursioni musicali: episodio # 2



Il cielo d'Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica”



Poteva mancare un breve compendio musicale al resoconto del viaggio dell’amica Giulia? 

Ecco pronta la mia Irish Soundtrack: 

Enya-“Carribean blue” Shepherd Moons, 1991: Enya ha avuto il merito di portare al grande pubblico le sonorità tradizionali irlandesi, rendendole pop (nell’accezione più positiva del termine) . Qui la canzone che l’ha resa celebre (e la mia preferita!)



Bob Geldof-“The great song of indifference” The vegetarians of love,  1987:  Semplice e potente, nella musica e nel testo.  

“ I don't mind if culture crumbles, I don't mind if religion stumbles , I can't hear the speakers mumble, And I don't mind at all”. Che ne dite?




The Cramberries-  “Zombie” No need to Argue, 1993: Più del testo è la musica e la voce di Dolores O' Riordan a lacerare  cuori e menti. 



U2: permettetemi un po’ di imbarazzo nel dover scegliere! Non ci riesco! 

Un compromesso: una per decennio, in modo da alleggerire un po’ il sensi di colpa. 
(Come potete notare non sono riuscita totalmente nemmeno in questa impresa) 



U2- anni ’80- “Sunday Bloody Sunday” War,  1983: si parla di Irlanda, diamine! Potrebbe mancare?


U2- anni ’80- parte seconda-  “The unforgettable fire” The unforgettable fire, 1984: Bono sa scrivere canzoni d’amore!


U2- anni ’90- “The Fly” Actung Baby, 1991: forse il mio album preferito. Di questa canzone adoro (oltre al testo) quando inizia il ritornello, quell’istante in cui Bono sale di ottave e la canzone si palesa come costruita su più melodie. E ricordatevi che “a volte avere una coscienza può essere una maledizione”!


U2- anni 00-  “Window in the skyes”,2006: … “è per l’amore che si compongono melodie”… così recita il testo e così vediamo nel video, dove compaiono tutti gli artisti che hanno allietato le nostre giornate negli ultimi cent’anni.



La verità, però,  è che se potessi camminare tra le verdi vallate irlandesi, tra folletti e vecchi saggi, ascolterei  fiddle (violini folk), bodhran (tamburi a cornice) e arpi celtiche…  Allora ecco una canzone tradizionale, che si trasmette di padre in figlio, almeno dal XVII sec.     

Ho scelto  “The Parting Glass”, nella versione di  Shaun Davey , la più irish tra quelle che trovate in rete.

Per cui…



“So fill to me the parting glass, Good night and joy be with you all”

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